I miei primi 40anni con il SSN. #salute #competenze #medicalhumanities #organizzazione
05 luglio, 2024
Agricoltura sostenibile
Parliamo di etica e agricoltura sostenibile
Negli anni ’70 del secolo scorso, per concludere il libro Suolo e Società, l’agronomo Giovanni Haussmann scriveva: «La conoscenza isolata dall’etica diventa ambigua. Una mentalità soggiogata da ideali di arricchimento e di benessere materiale, le cui risorse naturali hanno unicamente da far le spese, non è la più disponibile ad ascoltare la voce della natura». Il capitolo conclusivo, intitolato L’uomo simbionte. Per un nuovo equilibrio fra suolo e società non venne pubblicato, probabilmente perché ritenuto, per varie ragioni, non appropriato per un’opera scientifica. Venne invece ripreso nel libro edito da Vallecchi alcuni anni dopo (G. Haussmann, 1992).
di Stefano Bocchi
Pubblicato il 05/07/2024
Tempo di lettura: 9 mins
https://www.scienzainrete.it/articolo/parliamo-di-etica-e-agricoltura-sostenibile/stefano-bocchi/2024-07-05?utm_source=substack&utm_medium=email
13 giugno, 2024
Medici sotto tiro: Ivan Cavicchi
https://www.doppiozero.com/medici-sotto-tiro
"i medici non hanno ancora capito che oggi i loro pazienti .... vogliono essere i protagonisti delle cure che li riguardano”,
12 giugno, 2024
Cosa si fa per un cavalierato
https://www.terzogiornale.it/2024/06/03/un-cavalierato-berlusconiano/
Il “cavalierato” in fondo è poca cosa: viene dato a chicchessia. Sufficiente che uno si sia “distinto” in un’attività imprenditoriale, negli affari, per ottenere l’onorificenza. Ma nel caso del berlusconismo imprenditoriale assume una strana connotazione. È come se si dicesse: “Imbrogliate, imbrogliate, poi i vostri figli o le vostre figlie avranno un riconoscimento”. La signora Berlusconi da sé non ha fatto nulla: si è limitata a ereditare un impero, ingrandendolo con l’acquisizione della Rizzoli. A parte ciò, che suscitò pure un certo scandalo (Umberto Eco se ne andò dal gruppo, fondando con altri la casa editrice La Nave di Teseo), Marina si è semplicemente giovata del grosso imbroglio messo su dal padre.
08 giugno, 2024
La sostenibilità ambientale della sanità
Nel Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA del 2019, il consumo specifico di energia in ospedale è stato stimato superiore di circa tre volte rispetto a quello per uso abitativo. Sempre nello stesso rapporto, nel sottolineare come i consumi varino negli ospedali in funzione dei servizi offerti, si fa presente che un fattore comune è che, in tutte le strutture, l’energia viene utilizzata sotto forma di energia elettrica, termica e frigorifera per soddisfare la necessità di climatizzare gli ambienti e assicurare il ricambio dell’aria in aree speciali come le sale operatorie o i reparti di terapia intensiva. Un importante contributo ai consumi lo forniscono anche le apparecchiature diagnostiche in cui la richiesta di energia è legata sia alla loro alimentazione che alla dissipazione termica loro collegata (particolarmente rilevante in quelle dedicate alla diagnostica per immagini).
https://www.scienzainrete.it/articolo/sostenibilit%C3%A0-ambientale-e-gestionale-degli-ospedali-less-more/claudio-maffei/2024-06-07
07 giugno, 2024
Franco Basaglia 100 - alcuni capisaldi
liberamente tratti da: https://www.saluteinternazionale.info/2024/06/franco-basaglia-100-4/?pdf=23289
- Viviamo in un’epoca dominata dagli ideali di indipendenza, autosufficienza, egoismo e narcisismo. Ma la brama sfrenata di libertà individuale provoca in un numero crescente di persone un senso di fragilità, di vulnerabilità, di solitudine.
- Franco Basaglia: ha restituito alla malattia e ai malati mentali tutta la loro complessità, senza negarne l’individualità, anzi rendendola possibile e riconoscibile, ha sollecitato il mondo dei “sani” a prendere consapevolezza dei meccanismi che possono produrre disagio estremo in chi si trova in condizioni di particolare fragilità e a costruire contesti accoglienti per queste persone, invece di deresponsabilizzarsene chiudendole al di là di muri. In questo senso ha anche anticipato l’approccio che oggi va sotto i termini “etica della cura” e “caring society”: una società in cui il bisogno di ricevere e dare cura non sia marginalizzato ed invece costituisca un principio guida nelle relazioni e organizzazioni 8
- Abbiamo bisogno di tornare a Basaglia per rimettere al centro, nella concretezza delle pratiche, oltre le vuote affermazioni, la persona nella sua corporeità, relazionata e contestualizzata, i suoi bisogni, diritti, desideri, in particolare se fragile e esclusa.
- Oggi potremmo dire che rispetto a cinquanta anni fa è diverso, perché tutti crediamo alla evidence based mental health. Ma l’introduzione da parte dell’OMS di una metodologia innovativa per mettere le evidenze al servizio delle pratiche, ci deve fare ricredere, raccomandando che le evidenze devono nascere dalla combinazione dei dati sperimentali e osservazionali coi valori, le scelte etiche e le preferenze dei destinatari. E in psichiatria, dove l’evidenza sperimentale è debole, l’osservazione, i valori, l’etica e la soggettività degli utenti prevalgono.
30 maggio, 2024
https://www.saluteinternazionale.info/2024/05/salute-liquida/
Se per Bauman la forza che ha trasformato la nostra società in una società liquida era il neoliberismo, per Rubeis, invece, la forza trainante del processo di “liquefazione” che interessa in modo specifico la salute è il “capitalismo della sorveglianza”. Shoshana Zuboff, che ha coniato questo termine, definisce il capitalismo della sorveglianza come “un nuovo ordine economico che sfrutta l’esperienza umana come materia prima per pratiche commerciali segrete di estrazione, previsione e vendita” [3]. In questa nuova forma di sfruttamento, i dati assumono un ruolo centrale. Zuboff afferma che, acquisendo le nostre informazioni personali, le grandi compagnie informatiche (Google, Amazon, Meta, Apple, Microsoft) possono tracciare le nostre attività quotidiane e influenzare i nostri comportamenti. Queste pratiche hanno riguardato finora principalmente i nostri dati personali, ma possono riguardare (e in realtà già riguardano ampiamente) anche quella categoria particolare dei dati personali che sono i dati sanitari. Un esempio eclatante è stata l’acquisizione da parte di Google dei dati sanitari di milioni di pazienti statunitensi, rivelata da un’inchiesta del Wall Street Journal nel 2019 [4].
Diritto di cittadinanza, diritto al futuro
La sociologa Chiara Saraceno sui giovani immigrati in Italia: “Dobbiamo invogliarli a restare, dare gambe alle loro speranze”
SIMONA CIARAMITARO
30 maggio 2024
https://www.collettiva.it/copertine/italia/diritto-di-cittadinanza-diritto-al-futuro-iyl1kgg4?guid=nl-1717049711
29 maggio, 2024
Il Sistema Sanitario Francese di Maddalena Carretti, Alisa Barash e Enrica Castellana
Sebbene basato originariamente su un sistema di tipo Bismarck il principale punto di forza del Sistema Sanitario Francese risiede nella sua universalità. Tutti i residenti hanno infatti accesso all’assicurazione sanitaria obbligatoria (CMU) e alle cure mediche da essa garantite indipendentemente dal reddito o dallo stato di salute. Lo stato regolamenta e favorisce l’accesso alla assicurazione sanitaria complementare (AMC) coprendo così anche la quota parte di spesa che rimarrebbe a carico delle famiglie.
https://www.saluteinternazionale.info/2024/05/il-sistema-sanitario-francese/
13 maggio, 2024
Quale futuro per i consultori familiari?
I consultori, che in questi giorni sono stati al centro dell'attenzione politica e mediatica, attualmente hanno in capo tantissimi servizi sociosanitari ma da tempo non si trovano nelle migliori condizioni per erogarli. Eppure potrebbero svolgere un ruolo importante per affrontare questioni centrali per il nostro Paese.
https://www.secondowelfare.it/primo-welfare/sanita/quale-futuro-per-i-consultori-familiari/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=cosa_fanno_davvero_i_consultori_digitale_sociale_nuovi_dati_sul_welfare_aziendale_e_le_altre_storie_della_settimana&utm_term=2024-05-11
09 maggio, 2024
Patient Advocacy. Luci ed ombre
Sono sempre più numerosi i gruppi di pazienti che, costituiti in associazioni, rivendicano il diritto di partecipare alle scelte che riguardano loro salute. In molti casi questi gruppi ricevono finanziamenti dall’industria farmaceutica con il rischio che molte delle loro azioni siano, consapevolmente o inconsapevolmente, più allineate agli interessi commerciali delle aziende che alla salute pubblica.
https://www.saluteinternazionale.info/2024/04/patient-advocacy-luci-ed-ombre/
06 maggio, 2024
Diabete: presentate al Governo le istanze dei medici e dei pazienti
https://www.sanitainformazione.it/salute/diabete-presentate-al-governo-le-istanze-dei-medici-e-dei-pazienti/
02 maggio, 2024
XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni
https://www.sanitainformazione.it/advocacy-e-associazioni/xviii-giornata-europea-dei-diritti-del-malato-contro-la-desertificazione-sanitaria-serve-una-alleanza-tra-professionisti-cittadini-e-istituzioni/
01 maggio, 2024
28 aprile, 2024
Vulnerabilità e salute: un approccio multidimensionale
https://www.secondowelfare.it/primo-welfare/sanita/vulnerabilita-e-salute-un-approccio-multidimensionale/
Health literacy, digital health literacy, healty housing
La povertà sanitaria è, infatti, profondamente connessa ad altre dimensioni di vulnerabilità. Anzitutto vi è una determinante educativa.
Il livello di istruzione, ma soprattutto di alfabetizzazione sanitaria (o health literacy), influenza la salute e l’accesso alle cure. L’Health Literacy, concetto complesso e in continuo aggiornamento, è stato definito dall’OMS nel 1988 come «l’insieme delle capacità cognitive e sociali che determinano la motivazione e l’abilità degli individui per accedere, comprendere e utilizzare le informazioni, sì da promuovere e mantenere un buon livello di salute».
L’alfabetizzazione sanitaria implica quindi di saper leggere, decodificare ed elaborare informazioni relative alla propria salute che vanno dal comprendere un referto medico, all’orientarsi all’interno dei servizi sanitari, fino al compiere scelte consapevoli a favore del proprio benessere. Determina quindi la capacità di mettere in atto comportamenti preventivi nei confronti delle malattie, di comunicare correttamente disturbi e bisogni e di orientarsi rispetto alle cure disponibili. Chi ha bassi livelli di scolarizzazione o ha una scarsa conoscenza della lingua italiana risulta quindi molto vulnerabile.
Altra dimensione – connessa alla precedente – è quella della digital health literacy, una sorta di convergenza tra digital literacy e health literacy (Honeyman et al., 2020) che riguarda sia le competenze nell’utilizzare gli strumenti digitali sia la disponibilità di strumenti digitali. In tema salute, essa si esplicita nella capacità di comprendere – e soprattutto, di “filtrare” – le informazioni disponibili su internet, che spesso confondono, disorientano e spaventano. Inoltre, riguarda la capacità di utilizzare gli strumenti digitali in ambito sanitario, ad esempio per consultare il fascicolo sanitario elettronico, prenotare esami diagnostici, accedere ai referti ecc.
Infine, un terreno ancora relativamente poco esplorato è l’utilizzo di telemedicina, teleassistenza e telemonitoraggio, che richiede abilità non solo al personale medico sanitario, ma anche ai pazienti stessi, oltre a una determinata dotazione infrastrutturale e tecnologica.
Se l’impiego di internet e del digitale ha un potenziale straordinario per l’accesso alle cure, può però esacerbare le ineguaglianze (van Kessel et al., 2022b), soprattutto a sfavore della popolazione povera e poco istruita, ma anche quella anziana o che vive in contesti rurali con problemi di accesso a internet e scarsa qualità della connessione.
Altra dimensione è quella abitativa.
La qualità dell’abitazione influisce sulla qualità della salute e può esporre a una serie di rischi, tanto che possiamo parlare di healty housing (OMS 2018). Ad esempio, abitazioni con barriere architettoniche o insicure possono aumentare l’isolamento e il rischio di caduta, soprattutto per chi ha difficoltà motorie.
Abitazioni insalubri e vetuste incrementano allergie o malattie respiratorie come l’asma. L’acqua inquinata compromette l’igiene personale e il consumo di cibo.
Da questo punto di vista c’è una chiara connessione con la povertà energetica: la possibilità di riscaldare adeguatamente l’abitazione in inverno, così come di raffreddarla d’estate, riduce le malattie respiratorie e cardiovascolari. Inoltre, ci sono poi da considerare gli effetti sul benessere e sulla salute mentale di un’abitazione precaria o sovraffollata. Il valore sociale, psicologico e culturale dell’abitazione va infatti oltre la casa come bene materiale, e suggerisce come essa sia luogo di controllo, autonomia, socializzazione, una base per la costruzione di sé e della propria identità (Rolfe et al 2020), al punto che si parla di “psychosocial benefits of home”. È chiaro dunque che chi versa in condizioni di povertà abitativa ed energetica ha una salute fisica e mentale più precaria.
Altro nesso è quello tra salute e accesso al cibo: alimentarsi in modo consono al proprio stile di vita, all’età e alle condizioni psico-fisiche è una determinante della salute sia in ottica preventiva che terapeutica.
Tuttavia, gli individui in povertà alimentare non hanno la possibilità di scegliere alimenti idonei alle proprie esigenze e per ragioni di budget sono costretti ad optare per i più economici o che saziano di più. Peraltro le forme di aiuto, come i pacchi alimentari e gli empori solidali, cercano di perseguire varietà e qualità dei prodotti, ma non sempre vi riescono.
Infine la salute è fortemente connessa alla dimensione relazionale. Ad esempio per la popolazione anziana aiuta a rallentare il deterioramento cognitivo, migliora le opportunità di cura e riduce l’esposizione a fattori di rischio. Ad esempio, diversi studi evidenziano come i programmi di supporto agli anziani durante le ondate di calore, ne riducano malori
https://www.secondowelfare.it/primo-welfare/sanita/vulnerabilita-e-salute-un-approccio-multidimensionale/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=salute_mentale_in_ue_rigenerazioni_di_comunita_nidi_di_famiglia_e_le_altre_storie_della_settimana&utm_term=2024-04-27
26 aprile, 2024
Il lavoro sociale nella crisi ecologica
Il benessere delle persone è determinato anche dalle condizioni ambientali del contesto in cui vivono, perciò il cambiamento climatico ha significative ripercussioni sul lavoro sociale. In Italia però faticano ad affermarsi modelli di eco-social work in grado di rendere visibili queste relazioni. Lo dimostrano due casi studio recentemente approfonditi in Toscana.
Elisa Matutini, Barbara Da Roit and Maurizio Busacca
I problemi presenti nell’ambiente naturale contribuiscono a definire il livello di benessere dell’uomo e hanno significative ripercussioni sul contesto sociale, contribuendo a produrre e riprodurre vecchie e nuove forme di disuguaglianza. Gli effetti della crisi ecologica si avvertono ogni anno in maniera sempre più chiara e interessano un numero crescente di individui, famiglie e comunità.
https://www.secondowelfare.it/primo-welfare/il-lavoro-sociale-nella-crisi
18 aprile, 2024
Dieta Berrino
I pazienti oncologici devono tenere bassa la glicemia, ridurre le proteine della dieta e i fattori dell’infiammazione, spiega Franco Berrino, in pratica devono eliminare o ridurre fortemente gli alimenti di origine animale e lo zucchero. Possono adottare le indicazioni alimentari del progetto DIANA (DIeta e ANdrogeni) che prevedono di ridurre i cibi che fanno aumentare molto la glicemia e l’insulina (come le farine raffinate, il pane bianco, il riso bianco, lo zucchero e le bevande zuccherate) o i fattori di crescita (come latte e carni) o direttamente il testosterone (bevande alcoliche) e privilegiare i cereali non raffinati (riso integrale, orzo mondo o decorticato, miglio, grano saraceno, pane integrale a lievitazione naturale, pasta), legumi, verdure, tutti cibi che saziano molto e quindi aiutano a non ingrassare, e, come dessert, solo dolci macrobiotici senza zucchero.
Il pasto tipico degli ospedali deve essere ripensato: minestrina con brodo di carne, purea di patate, prosciutto cotto e/o formaggio non sono proprio alimenti indicati a chi deve limitare lo stato infiammatorio e i fattori di crescita. Il ricovero ospedaliero potrebbe essere l’occasione per imparare a mangiare bene. Tra l’altro distribuire pasti più adatti ai malati basati su verdure, cereali, legumi non ha un costo elevato. La nuova edizione del European Code Against Cancer (ECAC), in uscita in questi mesi, riporta l’indicazione di non mangiare le carni conservate, non bere le bevande zuccherate e ridurre lo zucchero e le carni rosse. Tra l’altro adottare un’alimentazione più consapevole e rispettosa non solo è protettivo per se stessi ma ha anche un impatto positivo sul pianeta. Ci sono poi diversi studi che indicano come un regime di restrizione calorica sia il modo migliore per prolungare la vita e ridurre il rischio di malattie croniche. Un secolo di ricerche su animali di laboratorio ha dimostrato che gli animali (dai vermi ai topi, ma anche le scimmie) che hanno meno da mangiare vivono di più e si ammalano di meno.
Franco Berrino epidemiologo dei tumori, ha diretto l’Unità di Epidemiologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per oltre 23 anni. E’ autore di oltre 400 pubblicazioni su riviste internazionali. Negli ultimi decenni si è occupato specialmente delle interazioni tra dieta e cancro promuovendo studi di intervento alimentare sia su donne sane che con tumore della mammella. Negli anni il Dottor Berrino si è impegnato nel Registro Tumori Lombardia e in studi internazionali sulla sopravvivenza dei malati neoplastici e sugli effetti di alcuni fattori relativi allo stile di vita (fumo, alimentazione, attività fisica) sulle malattie oncologiche.
17 aprile, 2024
Perché il riscaldamento globale è la nuova lotta di classe
https://www.iltascabile.com/scienze/manifesto-ecosocialista/
PAUL MAGNETTE / IMMAGINE: “MARX LIKES”, 2012, COPYRIGHT LITTLE SHIVA.22.3.2024
Iscriviti a:
Post (Atom)
-
https://www.terzogiornale.it/2024/06/03/un-cavalierato-berlusconiano/ Il “cavalierato” in fondo è poca cosa: viene dato a chicchessia. Suff...
-
liberamente tratti da: https://www.saluteinternazionale.info/2024/06/franco-basaglia-100-4/?pdf=23289 - Viviamo in un’epoca dominata dagli ...
-
Parliamo di etica e agricoltura sostenibile Negli anni ’70 del secolo scorso, per concludere il libro Suolo e Società, l’agronomo Giovanni ...