In questa insolita estate mi è venuta voglia di rileggere L'istituzione negata di Franco Basaglia.
Sono convinto della attualità dei suoi scritti. Ancora di più, mi sono convinto che la pertinenza di questi scritti vada oltre l'area psichiatrica e anzi debbano essere utile punto di riferimento per l'intero SSN.
A seguire pochi significativi stralci.
Buona lettura, buona rilettura
"La riorganizzazione interna sarebbe così incominciata a svilupparsi dalla base invece di partire dal vertice, nel senso che, anziché presentarsi come uno schema cui la vita comunitaria dovesse aderire, sarebbe stata la vita comunitaria stessa a creare un ordine nato dalle sue esigenze e dalle sue necessità: l’organizzazione, invece di basarsi su una regola imposta dall’alto, sarebbe diventata essa stessa un atto terapeutico..."
"Vivere dialetticamente le contraddizioni del reale è dunque l’aspetto terapeutico del nostro lavoro. Se tali contraddizioni - anziché essere ignorate o programmaticamente allontanate nel tentativo di creare un mondo ideale - vengono affrontate dialetticamente; se le prevaricazioni degli uni sugli altri e la tecnica del capro espiatorio - anziché essere accettati come inevitabili - vengono dialetticamente discusse, cosi da permettere di comprenderne le dinamiche interne, allora la comunità diventa terapeutica.
"Ciò che si è rivelato antiterapeutico e distruttivo nelle istituzioni psichiatriche non è una tecnica particolare o un singolo strumento, ma l’intera organizzazione che - tesa com’è all’efficienza del sistema — ha inevitabilmente oggettivato ai suoi occhi il malato"
(da "L'istituzione negata" di Franco Basaglia – 1968)
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