10 luglio, 2020

Servizio di sanità pubblica DIFFUSO


Cosa abbiamo imparato da Covid-19? Recalcati in un'intervista a La Repubblica di oggi risponde così.

"Ci sono almeno tre tremende lezioni del Covid-19 che ci converrebbe non dimenticare ed ereditare.
La prima: 
- non si può ridurre la natura a mera risorsa da sfruttare impunemente
La seconda: 
- non è possibile che un paese non abbia un sistema di sanità pubblica diffuso su tutto il territorio e una scuola capace di garantire, educazione, ricerca scientifica e formazione
La terza:
- la libertà non può coincidere con una proprietà dell'individuo, non può essere ridotta al capriccio di fare quel che si vuole. Senza la solidarietà la libertà è una parola vuota. La salvezza è collettiva o non può esistere". 

A caldo, e non è una metafora, l'intervista mi stimola qualche breve considerazione.

Tre i pilastri di un Sistema di welfare: sanità - educazione - sicurezza sociale (non citata nell'intervista). 

Un Sistema diffuso, visto il dizionario Treccani: ampio, accessibile, prossimo, proattivo, distribuito uniformemente. Diffuso nello spazio. Diffuse le conoscenze e le pratiche. 

Un Sistema di sanità pubblica (sistema di salute per la collettività) e non un Sistema pubblico di sanità. 

Uno psicanalista conosce bene il significato delle parole - l'obiettivo è la salute della comunità e per questo si lega fortemente al tema della libertà. Libertà per il benessere di tutti.

Nell'ambiente tutti (esseri umani e animali) hanno diritti. Le risorse naturali vanno sfruttate nell'interesse di tutti gli esseri viventi (animali e vegetali).

La ricerca di un equilibrio fra diritti disomogenei (uomo e mondo animale - uomo e mondo vegetale) determina un stato di maggiore qualità e stabilità.










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