- Incarico a esercitare un ufficio, o ad adempiere un compito la cui importanza risulti sottolineata dal suggello dell'ufficialità o del segreto: m. diplomatica; m. di guerra; andare in m.; indennità di m.
- L'attività rivolta alla propagazione di una fede religiosa in paesi che ancora la ignorano o dove ancora non è seguita; il complesso delle persone che si dedicano a tale attività, dei servizi e dei mezzi impiegati e la sede in cui si svolge.
- (dal lat. missio "invio, spedizione"). - Questo termine, che in latino è usato soprattutto nel linguaggio giuridico (missio in bona, missio in possessionem) e nel linguaggio militare ("licenza, licenziamento"), nel linguaggio religioso è venuto a significare l'invio di persone cui è affidato il compito di propagare una dottrina religiosa; e in seguito anche l'attuazione pratica di questa propaganda, la residenza dei predicatori, ecc. In senso generale poi, missione si suol dire di ogni compito, cui si annetta però un particolare valore, se non sacro, certo almeno morale. In senso vicino a quello etimologico, il termine è usato invece talvolta nel linguaggio diplomatico, soprattutto per indicare l'invio di persone che non sono i veri e propri rappresentanti di un governo, ma piuttosto incaricati di funzioni speciali e temporanee (missione commerciale; missione militare).
- propagare una dottrina
- compito, cui si annetta un particolare valore, se non sacro, almeno morale.
Il medico non fa quindi un lavoro basato sulle competenze, sulla conoscenza di strumenti e metodi.
Qual'è il Valore che sostiene la missione? La vita, il benessere, la felicità.
E se la professione sanitaria è una missione qual'è l'aspettativa dell'altro, paziente, utente, cittadino? Sperare di incontrare un missionario. Non un diritto, ma la sorte ...
Credevo che non ci fosse più nessuno a parlare della Missione del medico. Missione in bilico fra la dimensione religiosa o militare.
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grazie per interessamento